Marettimo – La leggenda del Castello in un poema

Marettimo –  La leggenda del Castello in un poema

Sarà presentato al Castello di Punta Troia il prossimo 8 luglio a Marettimo il libro scritto da Enzo Di Stefano pubblicato da Angelo Mazzotta editore.

Il poemetto, scritto da Enzo Di Stefano, sia in lingua siciliana che in italiano, trae origine da un racconto popolare che attribuisce a quella leggenda le origini stesse del nome del promontorio di punta Troia.

La vicenda si volge nell’anno 1140, anno dell’incoronazione di Ruggero II d’Altavilla Re di Sicilia, quando la torre saracena di Punta Troia a Marettimo, viene trasformata in castello.

Finisce la dominazione araba e inizia quella dei normanni con il ritorno del cristianesimo.

La narrazione visionaria e fantastica della leggenda, attraversa il tempo e lo spazio in una dimensione che comprende tutto contemporaneamente. In questa leggenda l’amore trova il suo compimento solo nella morte. La disperazione lascia il posto alla speranza e la felicità al dolore e al pianto in un’alternarsi di vicende che descrive la metafora del popolo siciliano che, consapevole della propria natura, affida il suo destino ai popoli che lo hanno dominato, affidandosi al potente di turno e persino alla religione di turno, non rinunciando a credenze e miti che affondano nella notte dei tempi. Si narra dell’amore tra il “Principe” e Rosa, bellissima fanciulla marettimara.

Amore contrastato subdolamente dalla sorella maggiore di Rosa, la quale, divorata dall’invidia e dalla gelosia, trascinerà tutti in un tragico ed inevitabile destino.

Il poemetto è scritto in forma di ottave endecasillabe a rima alternata ed è composto da 90 ottave con 720 versi in lingua siciliana e altrettanti in lingua italiana.

Le scene più significative del poemetto sono state interpretate da disegni della pittrice Francesca Scalisi, compreso il disegno di copertina che ha come sfondo il mare sottostante il promontorio di punta Troia. La parte storica e introduttiva è stata curata da Laura Lodico.  La stesura  è stata anticipata con l’esecuzione di un canto con la struttura del “cantastorie” presentato la prima volta dall’autore in occasione dell’inaugurazione del restauro del castello accompagnato dal gruppo musicare EriceEtnika.